Regali di Natale, la top ten del 2018

L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio sui regali di Natale, elaborando una stima sulla top ten delle vendite natalizie, in base ai dati Istat registrati negli anni scorsi.

Spodestati dai prodotti per la cura della persona (cosmetici, profumi, creme viso-corpo, prodotti antirughe, ecc.), scendono per la prima volta al secondo posto i giocattoli. (A onor del vero, va precisato che nella voce “Giochi” non sono compresi quelli elettronici, oggi molto in voga. L’Istat infatti li inserisce nelle “Dotazioni per l’informatica”).

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha dichiarato: “Oggi, grazie alla società digitale i bambini, e questo forse non è sempre un bene, giocano anche con cose che non sono giocattoli, ma prodotti sempre più tecnologici come i braccialetti contapassi. Chiediamoci se questo è un bene o in alcuni casi, come per gli smart speaker, si rischia di deresponsabilizzare il genitore”.

Ma torniamo alla classifica. La medaglia di bronzo spetta agli elettrodomestici (televisori, tostapane, caffetterie elettriche, rasoi elettrici, radiosveglie, ecc). Si piazzano in quarta posizione i prodotti di cartoleria e libri (calendari, penne, agende…), seguono i generi casalinghi (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche). Al sesto posto nella classifica dei regali di Natale 2018 si piazzano smartphone e computer, seguono Foto-ottica e strumenti musicali (binocoli, microscopi, telescopi) mentre in ottava posizione troviamo i gioielli (orologi, cornici, oggetti d’oro o argento), al nono posto fiori e piante, seguiti da abbigliamento e pellicce (guanti e cinture non in pelle, cravatte). Al decimo posto, infine, ci sono i prodotti alimentari. Le calzature, gli articoli in pelle e quelli da viaggio (valige, borse, portafogli), con l’introduzione dell’E-commerce, spariscono per il primo anno dalla top ten dei regali di Natale, slittando all’undicesima posizione.

L’indagine analizza poi, per ogni gruppo di prodotti,l’aumento delle vendite che si registra per Natale, stilando la classifica dei prodotti che otteranno il maggior incremento di spesa, non in euro, ma in termini percentuali rispetto alle vendite che vengono registrate normalmente negli altri mesi dell’anno.

I prodotti di profumeria e per la cura della persona, vincitori della classifica, a dicembre registrano un rialzo delle vendite del 57,6%, Giochi e giocattoli sotto Natale risalgono del 57% mentre gli elettrodomestici raggiungono il 46,4%. Gli alimentari, infine, si piazzano in decima posizione, con un + 19,8%.

“La nostra non è la classifica dei regali più graditi ma di quelli che vengono normalmente fatti. Non sappiamo, cioè, se chi li riceve poi li apprezza. Quello che è certo è che i prodotti per la cura della persona, come profumi e creme, sono molto donati, forse anche perché sono regali facile da fare, che non richiedono grandi sforzi di immaginazione e hanno prezzi per tutte le tasche”, conclude il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

La stima delle spese sui regali di Natale 2018 in termini di variazioni percentuali

• Prodotti di profumeria e per la cura della persona (cosmetici, creme, trousse trucchi…) 57,6%
• Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio (incluso equipaggiamento sportivo, esclusi giochi elettronici) 57%
• Elettrodomestici, radio, televisori e registratori (tostapane, caffetterie elettriche, rasoi elettrici, radiosveglie…)  46,4%
• Prodotti di cartoleria, libri (calendari, penne, agende, cartoline…)  43,3%
• Generi casalinghi durevoli e non durevoli (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche, …)  40,5%
• Dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni (cellulari, cordless, computer, mobili per computer, stampanti, giochi elettronici …) 34,3%
• Foto-ottica e strumenti musicali (binocoli, microscopi, telescopi…)  29,2%
• Altri prodotti (gioielli, orologi, cornici, oggetti d’oro o argento, fiori e piante …)  28,2%
• Abbigliamento e pellicce (anche guanti e cinture non in pelle, cravatte)   25,1%
• Alimentare (alimentari e bevande, alcoliche e analcoliche)   19,8%
• Calzature, articoli in pelle e da viaggio (valige, borse, portafogli …)  16,5%

 

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