Tartarughe acquatiche: tutto quello che c’è da sapere
Appartengono alla famiglia dei rettili e si trovano facilmente in commercio.
Sono le tartarughe acquatiche, animali graziosi che spesso compriamo nei negozi, nelle fiere o al luna park. Prima di accogliere uno di questi esemplari in casa è bene però conoscerne le esigenze, al fine di rispettare le abitudini di queste piccole testuggini.
TARTARUGHE ACQUATICHE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
È opportuno sapere innanzitutto che le tartarughe acquatiche, crescendo, possono raggiungere i 20/30 centimetri di grandezza. Solo se malnutrite e tenute in condizioni ambientali inadeguate, queste specie restano piccole e possono morire entro uno o due anni. Allevare una tartaruga acquatica in casa significa poi avere a disposizione un ampio acqua-terrario completo di filtri, termostato e di una zona emersa riscaldata (una pietra ad esempio) dotata di lampade UVB e di un’ulteriore zona più profonda dove la testuggine possa nuotare liberamente.
I raggi UVB saranno indispensabili per la sintesi di vitamina D3, fondamentale nel permettere al calcio di fissarsi nel guscio e nelle ossa. La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra i 20° e i 28°, in base all’esemplare che abbiamo acquistato.
COSA MANGIANO LE TARTARUGHE ACQUATICHE
Attenzione poi anche all’alimentazione. Le tartarughe non si nutrono solo di gamberetti, di cui peraltro sono ghiotte. Per far sì che questi animali non abbiano carenze nutrizionali, è necessario acquistare un mangime completo, di solito venduto in pellet.
Per evitare di sporcare la vasca principale, il consiglio è quello di somministrare gli alimenti in una bacinella a parte, in modo da scongiurare il rischio che i residui di cibo possano provocare col tempo infezioni batteriche o un cattivo odore nella stanza. La vasca usata per l’alimentazione andrà poi lavata e risciacquata molto bene dopo l’uso.
COSA FARE E COSA NON FARE
Se già hai in casa un cane, è necessario fare molta attenzione alla convivenza fra le due specie animali, affinché il cucciolo non diventi un pericolo per la tartaruga. Altro fattore da tener sempre presente quando maneggi la tua tartaruga acquatica è che questo animale ha una corazza estremamente vulnerabile, sensibile e delicata.
Se sarai in grado di prenderti cura della tua tartaruga, potrai godere della sua compagnia anche per 30 anni. Non abbandonarla mai in fiumi, laghi e stagni perché, oltre a commettere un reato punibile ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale, la tua tartaruga d’acqua – se di origine esotica – può rappresentare un grave pericolo per la sopravvivenza di pesci e anfibi autoctoni.