Una casa rock!
Bauli in pelle sintetica fregiati di adesivi, vasi rivestiti di pizzi e merletti neri, tavoli borchiati, pareti urban-style e cornici che sembrano cinture.
Per gli amanti dello stile punk e delle atmosfere british, arriva l’impronta dark anche per arredare gli interni della propria casa.
Gli spunti più originali e divertenti giungono proprio dall’Inghilterra. Sul sito www.jimmiemartin.com troverai complementi d’arredo e mobili creati per un target moderno e disinvolto, ispirati ad un’estetica underground e aggressiva, enigmatica e oscura, per dare vita ad un ambiente degno di una vera pop star con pezzi d’arredamento e oggetti di design dall’animo rock, sedute ribelli, cuscini e credenze total black.
Spunti made in Italy arrivano invece dal sito www.moroso.it/diesel-collection e da David Olivieri, in arte David Style, classe 1980, stilista di mobili per vocazione che mescola colori come il nero, il viola ed il rosso, dando vita ad atmosfere eccentriche e a divani dal grande effetto scenico. Ma ci si può sbizzarrire anche aggiungendo piccoli oggetti all’arredamento, come soprammobili o pezzi per la tavola, sempre con richiami a borchie o in puro stile rockettaro. Troverai alcune soluzioni sul sito www.rocketdesign.it.
Se poi la musica rock è una passione esplosiva che non vuoi arginare, appendi su una o più pareti locandine di concerti mitici, inserendole in cornici scure di dimensione diverse e dall’aspetto lineare, per non appesantire l’effetto finale.
Esponi i tuoi vinili preferiti e la collezione di chitarre, lasciando che la musica diventi la protagonista assoluta di una stanza.
Aggiungi in salotto una vecchia poltrona di pelle sgualcita e sistema il giradischi su un tavolino basso, appoggiando a terra la collezione di dischi: completerai così il mood rétro dell’ambiente. Se desideri delimitare il music corner, utilizza una carta da parati che riproponga le note di uno spartito musicale.
Cerchi dischi in vinile o vuoi arredare casa con un jukebox? Trova la tua occasione su Secondamano.it!
Immagini tratte dal sito: www.jimmiemartin.com