Lo street food conquista gli italiani
Street food e finger food
Impastano, infornano, friggono, arrostiscono e servono. Sono loro, i maestri dello street food, che aprono botteghe e chioschi, cucinando cibo di strada da poter gustare a pranzo in una breve pausa dal lavoro o nel cuore della notte, di ritorno da una festa.
Un pasto informale che ha un costo più contenuto e che permette di assaggiare prodotti e consuetudini culinarie locali. Un finger food da consumare velocemente di giorno o quando la città dorme ancora.
Storia dello street food
Tra l’Ottocento e i primi del Novecento, quando la vita scorreva lenta nelle piazze e lungo le strade, il cuocere e il bere all’aperto o nelle botteghe erano abitudini semplici e genuine che lasciavano emergere i prodotti di stagione e l’autenticità di pietanze pronte da assaporare.
E così, fin dai tempi più remoti, le botteghe preparavano manicaretti caldi, i forni abbondavano sulle vie cucinando pane e focacce mentre il popolo sorseggiava per strada il vino addolcito con il miele e mangiava polpette, rustici di pasta lievitata e ricette di pasticceria. L’acqua scorreva negli acquedotti romani accanto alle taverne mentre il vino veniva servito nelle osterie, disposte lungo le strade più frequentate.
La birra invece, a lungo etichettata come bevanda riservata ai più poveri, ha avuto la sua rivincita soltanto nell’ultimo secolo. I birrifici artigianali di oggi producono birra non pastorizzata e realizzano un oro liquido che trova i suoi migliori abbinamenti proprio con lo street food. Oggi gli eroi dei cibi di strada mantengono viva una tradizione che ha radici antiche.
Immagine tratta dal sito www.ecodibergamo.it
Un’indagine condotta dalla FIPE (Federazione Italiana Pubblici Servizi) ha messo in luce come 2 italiani su 10, per un totale di 12 milioni di persone, abbiano l’abitudine di pranzare fuori casa. E non è tutto. Cresce costantemente il numero di italiani che gustano lo street food ad ogni ora del giorno e della notte assaporando pizza, porchetta, arrosticini, panini, bruschette e focacce. Coldiretti aggiunge che con l’arrivo del’estate si moltiplicano in tutto lo Stivale le occasioni per degustare il cibo di strada che viene acquistato dal 52% degli italiani.
L’autentica cucina di strada affiora nelle mani di questi artigiani che ripercorrono ogni giorno una tradizione passata che è ancora meravigliosamente viva.
Foto di copertina tratta da www.autosupermarket.it