Gli italiani tornano a viaggiare, in crescita il tasso di mobilità
Gli italiani tornano a viaggiare – Nel 2017 il tasso di mobilità degli italiani, e cioè la quota di persone che ha compiuto almeno uno spostamento in un giorno medio feriale, ha raggiunto l’88,5%.
Si tratta di un dato in crescita di 4,9 punti percentuali rispetto al 2016, quando ad aver compiuto almeno uno spostamento in un giorno medio feriale era stato soltanto l’83,6% degli intervistati. A rivelarlo è Federpneus, l’Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici, sulla base dei più recenti dati disponibili di fonte Isfort.
La tendenza alla crescita del tasso di mobilità è ancora più evidente se si confronta il dato registrato nel 2017 con quello del 2012, anno in cui gli spostamenti medi, a causa della crisi economica, avevano raggiunto il livello più basso da quando sono iniziate le rilevazioni (2000), raggiungendo una percentuale del 75,1%.
L’88,5% registrato nel 2017 ha addirittura superato i livelli dell’inizio della crisi economica. Nel 2008 la percentuale di spostamenti medi giornalieri era dell’82,9%.
I dati raccolti confermano dunque una rinnovata voglia da parte degli italiani di tornare a viaggiare, dopo alcuni anni di riduzione degli spostamenti a causa degli effetti negativi della crisi.
La domanda di mobilità degli italiani ha caratteristiche diverse: si distribuisce di più tra i cittadini, si riorienta sulle ragioni del tempo libero, rilancia la scelta dei mezzi sostenibili. Ma non recupera del tutto i volumi registrati all’inizio della profonda crisi economica iniziata ormai 10 anni fa.
Si registrano inoltre molteplici segnali di cambiamento di rotta nella scelta dei mezzi di trasporto dei cittadini: decolla la mobilità attiva, sia pedonale che ciclistica, dopo anni di reiterate perdite di posizione, cresce il car pooling auto-organizzato, si allarga gradualmente il mercato del trasporto pubblico, esplode la sharing mobility pur se con un’incidenza in assoluto ancora poco significativa.
I primi dati 2018 evidenziano che il tasso di mobilità si riassesta su livelli più vicini al 2016, attorno all’85%, dopo la fortissima impennata del 2017. Allo stesso tempo cresce in misura significativa il numero medio di spostamenti giornalieri della popolazione mobile (attorno a 2,6). Seppure l’effetto stagionale determinerà presumibilmente nella rilevazione autunno-inverno un calo fisiologico delle percorrenze medie giornaliere, tuttavia si può prevedere che la domanda di mobilità chiuda l’anno con un segno positivo dei volumi complessivi (in termini sia di spostamenti che di passeggeri km) interrompendo il trend di contrazione che persiste dal 2014.
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