L’inconfondibile rombo Harley-Davidson compie 114 anni
Chi è un Harleysta lo sa. Non esistono due motociclette di questo marchio uguali tra loro. Ogni appassionato personalizza, modifica, inventa e acquista selle, manubri, fari, scarichi e persino cavalletti speciali.
La passione per quel sogno americano chiamato Harley-Davidson compirà quest’estate 114 anni. Era infatti il 28 agosto 1903 quando William Sylvester Harley e Artur Davidson, in un garage grande tre metri per cinque a Milwaukee, città del Winsconsin, riuscirono a montare un motore e un serbatoio sull’unico mezzo a due ruote disponibile allora: una bicicletta. Ma il successo della Harley non fu immediato.
Le vendite subirono un netto incremento solo quando queste moto divennero i mezzi ufficiali usati dalle forze di polizia, tradizione che va tuttora avanti. Sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, le Harley-Davidson vennero poi utilizzate per numerose operazioni belliche, compresi servizi di spedizione e consegna. Negli anni ’50 queste moto divennero il mezzo preferito dalle bande di bikers che, vestiti in pelle, amavano terrorizzare l’America con scorribande criminali.
Ma a decretare il successo popolare di questa motocicletta dalle cromature lucenti è stato sicuramente il cinema. É il 1954 quando Marlon Brando in sella alla sua Harley interpreta “Il selvaggio” sulle strade della California. La motocicletta sostituisce così il fedele cavallo protagonista dei vecchi film western. Ma se chiudiamo gli occhi e cerchiamo di pensare al film che più di tutti ha contribuito a creare il mito di questa moto e lo spirito irriducibile di chi la guida è senza dubbio “Easy Rider” nel 1969. Non dimentichiamo poi i telefilm del piccolo schermo che celebrano l’Harley negli anni Settanta: da Happy Days con Fonzie, alla fortunata serie dei “Chips” con Poncharello e Becker in giro per le vie della California. Fino ad arrivare a Bruce Willis che cavalca una chopper in “Pulp Fiction”, film capolavoro di Quentin Tarantino, girato nel 1994.
L’Harley, da sempre, incarna lo spirito ribelle made in USA, diventando un emblema di libertà. Tuona sulle strade con il suo inconfondibile ruggito mentre generazioni di intrepidi “easy rider” attraversano il vento in sella, indossando jeans strappati e stivali texani, bandane in testa, occhialoni e giacche di pelle sfrangiate.