Librerie che arredano
Arredare con le librerie giuste significa dare un tocco di gusto e personalità all’ambiente.
Ciò che devi fare, è semplicemente scegliere il posto della casa in cui sistemare questo complemento di arredo. Parti per esempio dall’ingresso, inserendo una libreria piccolina che possa anche fungere da separé tra la zona giorno e la cucina.
Se invece hai la possibilità di poter sfruttare un’ampia zona giorno, sistema di fronte al divano o sul lato una libreria a muro: qui potrai esporre oltre ai libri, anche i dischi e la televisione.
Anche in cucina la libreria è un valido complemento d’arredo, soprattutto per chi desidera esporre i propri libri di ricette.
Scegli invece di sistemare la libreria nel corridoio, se desideri che questo spazio di passaggio acquisti grinta e stile.
Librerie che arredano, lo stile di David Garcia
Ma le librerie possono diventare anche vere e proprie sculture, in grado di trasformare completamente un ambiente domestico. La serie Archive, prodotta dallo studio danese David Garcia, reinterpreta in questo senso il concetto di libreria, presentando un lavoro che è a metà tra arredamento e installazione.
La serie si compone di quattro prototipi dedicati al rapporto fra l’uomo, lo spazio e i libri.
Archive, progetto presentato nel 2005 alla Royal Danish Art Academy, è tuttora una serie molto attuale perché fonde insieme design e arte, stimolando la mente con forme inusuali e oggetti d’arredamento che sembrano vere e proprie opere d’arte.
La più interessante di queste librerie-sculture è Archive II, esteticamente impeccabile: la forma circolare, già di per sé perfetta, ospita tutti i libri che si possono desiderare, una sorta di ruota in cui il lettore può sdraiarsi o addirittura camminare.
La forma circolare della struttura conduce metaforicamente in qualsiasi luogo, grazie alle infinite strade che si aprono con la conoscenza. Ma non solo. La libreria è vista anche uno spazio intimo dove concentrarsi sul proprio mondo interiore.
A proposito del fascino che può sprigionare uno scaffale pieno di volumi da leggere, scrive lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón: “Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare”.
