Come scegliere un inquilino perfetto, consulta l’anagrafe condominiale
La più importante agenzia immobiliare tedesca ha studiato un nuovo database finalizzato a raccogliere quante più informazioni e dettagli possibili su chi cerca una casa in affitto.
L’aspirante inquilino potrà avere la possibilità di caricare sul portale non solo tutti i suoi dati più tradizionali, ma anche il suo titolo di studio, l’ultima basta paga, l’estratto del conto corrente e quale automobile possiede. Ovviamente – specifica l’agenzia – inserire questi dati personali non è obbligatorio ma faciliterà la possibilità di ottenere in breve tempo una casa.
L’intero faldone, che raccoglie tutte le informazioni sull’aspirante inquilino, verrà quindi consegnato in forma anonima nelle mani del proprietario di casa che avrà così la possibilità di scegliere con più tranquillità a chi far firmare il contratto di locazione.
La procedura studiata da questa agenzia tedesca rappresenta uno spunto su cui riflettere anche alla luce dei cambiamenti legislativi eseguiti sulla legge di stabilità 2016, sulla parte che riguarda l’anagrafe condominiale.
L’ articolo 1130, n. 6, c.c. della legge di riforma del condominio n. 220/2012 afferma appunto che il registro di anagrafe condominiale è tenuto dall’amministratore che deve aggiornarlo e metterlo a disposizione dei condomini affinché possano consultarlo nella massima libertà.
Questo documento rappresenta una sorta di documento di identità del palazzo che racchiude le informazioni anagrafiche e patrimoniali aggiornate di chi lo abita: codici fiscali, dati catastali e sulla sicurezza, informazioni sulla residenza o sul domicilio.
I condomini che non collaborano possono essere diffidati formalmente dall’amministratore che si occuperà di recuperare le informazioni mancanti addebitando le relative spese ai soli condomini renitenti.
Oggi purtroppo non esiste ancora un’anagrafe pubblica dei contratti di locazione.
Mentre infatti per i rapporti condominiali, se il condomino non adempie, l’amministratore può porre rimedio prelevando le informazioni dal registro anagrafe/conservatoria dei pubblici registri immobiliari; nei contratti di affitto, invece, non esiste un’anagrafe pubblica a cui poter aver accesso per poter valutare il curriculum di chi abiterà per un periodo nella tua casa di proprietà.
La Legge di Stabilità 2016 ha modificato l’articolo 13 della L. n. 431/1998 che riguarda i “patti contrari alla legge” in materia di locazioni abitative.
A tal proposito la norma dice che entro 30 giorni spetta al locatore provvedere alla registrazione, dandone documentata comunicazione, nei successivi 60 giorni, al conduttore ed all’amministratore del condominio.
Questa legge stabilisce, senza se e senza ma, che tale comunicazione debba essere documentata: una copia della ricevuta di pagamento dell’imposta di registro va infatti spedita sia all’amministratore del palazzo che al conduttore.