È il momento giusto per comprare casa, scopri perché
Sembra sia arrivato, finalmente, il periodo giusto per vendere o comprare casa. In questo momento storico, chi cerca un’abitazione ha la possibilità di usufruire sia di prezzi in ribasso, che di tassi minimi per poter accendere un mutuo.
Ma ad ottenere vantaggi oggi è anche chi desidera vendere un immobile: innanzitutto perché ha più opportunità di riuscire a trovare un acquirente.
A dimostrarlo sono i dati pubblicati dalle Agenzie delle Entrate: le compravendite quest’anno sono salite in Italia del 6% nelle città più importanti, ad eccezione di Bologna (-0,5%).
Milano, ad esempio, ha fatto registrare un + 8,3% mentre le compravendite a Roma sono salite del 7%.
Si assottigliano, inoltre, i tempi d’attesa necessari per portare a termine una vendita mentre stanno scendendo, allo stesso tempo, anche gli sconti fatti rispetto al prezzo di partenza a cui si chiude la vendita.
Secondo i dati forniti dalle Agenzie delle Entrate, relativi a tutto il 2016, le aree delle città in cui si vende meglio sono quelle coinvolte in processi di trasformazione urbanistici o legati alle infrastrutture.
È il caso della zona Ortles-Spadolini-Bazzi a Milano, dell’area che converge sulla Spina 3 a Torino, di Cinecittà Est e di Ponte di Nona a Roma.
Nella metropoli milanese il mercato che abbraccia la zona del centro è molto più dinamico: ecco perché le vendite in rapporto al patrimonio esistente sono più alte della media cittadina (29 ogni 1.000, con punte di 33 a Brera, contro le 27,6 di media). A Roma invece le cifre sono molto più basse (16 case ogni mille, contro 21 della città).
Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari, ha sottolineato che la ripresa del mercato sarà già evidente a fine 2017 e si rafforzerà nel 2018. A frenare questo ottimismo sono le imposte che ridimensionano gli acquisti ai fini dell’investimento, la crescita del numero degli appartamenti in affitto e il numero di abitazioni non vendute che rischia di far salire troppo il numero delle case disponibili.
Luca Dondi, direttore generale di Nomisma e responsabile dell’Osservatorio immobiliare dell’istituto, afferma come il problema sia la bassa qualità dell’offerta immobiliare che fatica comunque a trovare mercato: circa il 40% di chi cerca casa ha un reddito familiare inferiore a 1.800 euro al mese. A questo si somma spesso la difficoltà di ottenere un mutuo anche a 500 euro al mese, a causa della mancanza di un lavoro stabile o di essere riusciti a mettere qualche soldo da parte.
È IL MOMENTO GIUSTO PER COMPRARE CASA, SCOPRI QUALI SONO I QUARTIERI PIÙ QUOTATI DI ROMA, MILANO E TORINO
L’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa ha analizzato il primo semestre 2017 evidenziando come i prezzi delle grandi città siano scesi solo dello 0,4%, portando a pensare che la stabilità sia vicina.
Dal primo trimestre 2008, la crisi ha segnato duramente i prezzi degli immobili, facendo perdere nelle grandi città il 39,2%, nel loro hinterland il 41,7% e il 42,6% nei capoluoghi minori.
A sorprendere però sono stati i dati legati ad alcune zone specifiche che non hanno risentito della crisi degli ultimi tre anni. È il caso ad esempio del quartiere milanese Tibaldi-San Gottardo, che ha ottenuto una rivalutazione del 17%, a causa della richiesta di immobili in zona da acquistare come investimento. Questo quartiere infatti, è preso di mira da chi cerca casa per brevi periodi, da chi è conquistato dalla bellezza dei Navigli e dagli studenti che frequentano la Bocconi.
Una tendenza opposta invece, è stata registrata in alcune zone periferiche di Milano; è il caso di Villapizzone (-11,4%) e di Comasina (-8,5%), site nella Periferia del Nord o della zona a Sud di Ponte Lambro (-12%).
Anche a Roma i risultati migliori in termini di crescita si sono avuti nei quartieri in cui ci sono molte case dedicate alle locazioni per turisti, come la zona di Castro Pretorio (+5,6%). Molto pesanti sono stati invece i cali registrati anche in zone residenziali di livello medio, come l’Eur che ha segnato negli ultimi tre anni un calo del -24%.
I quartieri a Torino che registrano buoni risultati sono di livello medio-alto e abbracciano da Corso Moncalieri alla zona precollinare, facendo segnare un incremento pari al 14,3%.
COMPRAVENDITE IMMOBILIARI, IL MERCATO DELLE CASE VACANZE
Anche se risultano aumentati gli acquisti di case nelle località di villeggiatura, l’Osservatorio Fimaa Nomisma afferma che all’inizio della stagione estiva i prezzi delle case vacanze su base annua sono scesi del 2,5%. I risultati peggiori sono stati registrati in Abruzzo (-6%) o in località famose come Forte dei Marmi (-4,4%), Santa Margherita Ligure (-4,3%), Sorrento (-4%) e Madonna di Campiglio (-3,4%).
Calcolando l’oscillazione dei prezzi negli ultimi tre anni e analizzando 150 località di mare e di montagna, c’è un unico esempio felice, quello di Amalfi, la sola località a far registrare un +1,2%.
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