Barefoot, percorsi sensoriali da fare a piedi nudi
Immagina un esercito di passeggiatori a piedi nudi, la possibilità di entrare a contatto con la terra, di attingere energia dalla natura e di riattivare la circolazione.
Questa pratica si chiama barefoot e già da diversi anni è una tendenza che spopola in America e che continua a conquistare sempre più adepti anche in Italia.
Del resto togliersi le scarpe e camminare scalzi per casa, magari dopo un’intera giornata trascorsa al lavoro, è uno degli atteggiamenti più diffusi. Ma la barefoot è una pratica che va ben al di là di una semplice sgranchita di gambe in salotto.
Il cosiddetto “grounding”, la pratica che prevede il radicamento a terra attraverso i piedi, è già nota a discipline come lo Yoga o il T’ai chi ch’üan. Gli studi condotti negli Stati Uniti hanno però potenziato le ragioni per cui vale la pena di muoversi senza scarpe.
Tra le star di Hollywood che hanno abbracciato volentieri questo orientamento ci sono Uma Thurman e Jody Foster. In Italia invece è il 1999 quando nasce il sito internet www.nati-scalzi.org, un portale che racchiude tutti gli “scalzanti” e le esperienze di chi ha scelto di stare scalzo in ogni momento della giornata.
Secondo gli assidui praticanti del barefoot, c’è una carica che viene sprigionata direttamente dalla Terra e che va a stemperare le infiammazioni a cui il corpo può essere soggetto per via di abitudini scorrette.
Camminare scalzi garantirebbe così vantaggi per la circolazione, per i muscoli e per le articolazioni, apportando un naturale benessere alla nostra mente.
Pensa alla piacevole sensazione di incedere scalzi su un prato umido o sul bagnasciuga: i piedi, ricchi di terminazioni nervose, trasformano una passeggiata in un vero toccasana per il tuo umore, donandoti un’immediata sensazione di relax.
Sparsi per l’Italia ci sono sentieri in montagna che permettono di poter fare piacevoli percorsi sensoriali da fare a piedi nudi, camminando su foglie, aghi di pini, erba e sassi, ascoltando le sensazioni del proprio corpo e passeggiando nelle tonificanti acque dei ruscelli.
Il segreto è trovare il posto adatto per avvicinarsi a questa pratica, evitando oggetti appuntiti, spine e vetri. Un vero e proprio ritorno alle origini, circondati da una natura silenziosa e vitale.
Immagine di copertina tratta dal sito www.footfiles.com