A quale età cominciare a suonare uno strumento?
Mick Jagger scoprì il blues da adolescente nella severa Dartford Grammar School, Freddie Mercury cominciò a studiare pianoforte durante gli anni del college, Michael Jackson entrò a soli sei anni nel gruppo dei The Jackson 5.
Bruce Springsteen sembra che imbracciò la chitarra in tenera età mentre un giovanissimo Elvis Presley mosse i suoi primi passi nel mondo musicale entrando a far parte del coro della Chiesa. Nomi diventati leggenda, mostri sacri in grado di segnare per sempre la scena musicale di tutti i tempi.
Ma a quale età cominciare a suonare uno strumento?
Secondo una ricerca pubblicata dalla Northwestern University sulla rivista del Journal of Neuroscience non è mai troppo tardi per buttarsi in un universo fatto di note e pentagrammi. Tuttavia imparare a suonare uno strumento da bambini avrebbe i suoi vantaggi sulla plasticità cerebrale e sulle abilità cognitive della persona.
L’indagine ha coinvolto un campione di 44 adulti di età compresa tra 55 e 76 anni, per valutare la prontezza del loro cervello nel reagire all’ascolto di suoni vocali. Dai risultati è emerso che chi aveva seguito lezioni di musica in tenera età, per un periodo compreso tra i 4 e i 14 anni, aveva una prontezza cerebrale alla percezione di un suono di un millisecondo più rapida rispetto a chi non aveva mai familiarizzato con un pentagramma da bambino.
Queste piccole differenze temporali, moltiplicate per milioni di neuroni, hanno portato alla conclusione che i bimbi che hanno la possibilità di accostarsi al mondo della musica, godranno di benefici anche da adulti, aiutando la propria mente ad invecchiare meglio.
L’indagine ha evidenziato inoltre, gli stessi risultati anche nei soggetti che non avevano più toccato uno strumento musicale da almeno 40 anni. A testimonianza che gli effetti benefici della musica non si disperdono nel tempo e possono rappresentare un investimento prezioso per salvaguardare il futuro della mente dei nostri figli.