Sicurezza, come scegliere l’impianto d’allarme

Una delle più grandi paure degli italiani è quella di subire un furto in casa.

A lasciare sgomenti non è tanto la perdita di denaro o di beni materiali ma la possibilità che si verifichino aggressioni e il pensiero che il ladro vìoli i nostri spazi privati, con atti di vandalismo o sottraendoci oggetti a cui siamo legati affettivamente.

L’esigenza di difendere la tua abitazione è ancora più urgente se l’edificio in cui vivi si trova in zone isolate o al piano terra, caratteristiche che purtroppo aumentano le possibilità di rischio.

In ogni caso è bene valutare tutte le opzioni che permettono di proteggere al meglio le tue mura.

come scegliere impianto allarme giusto 2

IMPIANTI D’ALLARME – PROTEZIONE PASSIVA O ATTIVA

Provvedi innanzitutto ad inserire in casa sistemi di protezione passiva, installando una porta d’ingresso blindata o delle finestre rinforzate

Valuta se inserire o meno sistemi di protezione attiva, ossia apparecchiature elettroniche capaci di rilevare un potenziale pericolo.

Tre sono gli elementi fondamentali che compongono questa tipologia di impianti:

– LA CENTRALE completa di accumulatore e batteria

I RIVELATORI E I DISPOSITIVI D’ALLARME, che possono essere locali (come le sirene), o remoti, (combinatori telefonici che permettono il collegamento con istituti di vigilanza).

– I SISTEMI D’ALLARME PERIMETRALI O VOLUMETRICI, a seconda che difendano la casa dall’esterno o dall’interno. Entrambi possono essere cablati o wireless (capace di agire attraverso onde elettromagnetiche emanate via etere).

Un allarme senza fili ha il vantaggio di funzionare anche in assenza di corrente ed è anche molto semplice da installare perché non necessita di interventi sulle strutture in muratura.

Al di là delle caratteristiche di ciò che acquisterai, l’efficacia di un sistema è data soprattutto dalla corretta installazione dell’impianto e da un’accurata progettazione che consentirà di stabilire i punti nevralgici della casa.

Il consiglio, dunque, è quello di affidarsi a ditte qualificate che al termine dei lavori devono rilasciare un certificato di conformità.

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Immagine di copertina tratta dal sito: www.keepitmovingblog.com