Tatuaggi, mare e sole: tutto quello che c’è da sapere

Sono draghi e sirene, disegni floreali, stralci di poesie e date memorabili. Sono tatuaggi, piccole opere d’arte che ornano bicipiti, spalle, avambracci e schiene.

Vero e proprio fenomeno di moda dei tempi moderni, i tattoo un tempo erano legati al mondo circense o a quello del crimine, appartenevano all’universo degli esploratori e dei marinai o ricoprivano un ruolo sociale e religioso nei paesi africani e nelle Isole del Pacifico, permettendo l’inclusione in una comunità.

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Il desiderio di ornare il proprio corpo prende piede soprattutto nel corso della bella stagione, ecco allora alcuni utili consigli per proteggere la tua parte tatuata.

Innanzitutto è necessario lasciar trascorrere almeno dieci giorni prima di poter esporre il tattoo all’aria aperta. Applica quindi quotidianamente una crema a base di vasellina che creerà un effetto barriera sul tatuaggio: il disegno verrà così protetto dal contatto con tutte le impurità esterne e dai vestiti. La vasellina, inoltre, tenderà a stabilizzare il tattoo, trattenendo l’umidità nella cute e spingendo più a fondo i pigmenti. Solo quando le crosticine saranno cadute potrai esibire la tua piccola opera d’arte in spiaggia.

Sarà tuttavia opportuno applicare sul disegno una protezione 50 per evitare che i raggi ultravioletti possano scolorire i pigmenti. I colori più delicati sono il bianco e il giallo perché maggiormente fotosensibili. Se invece hai trascorso troppe ore sotto il solleone ed il tuo tattoo sembra cotto alla brace, corri subito ai ripari, realizzando un impacco rinfrescante ed emolliente ed evita di esporti fino a che l’irritazione non sarà passata del tutto. Una crema a base di aloe in questo caso, potrà aiutarti ma evita sempre le scottature che comportano un ispessimento della cute ed il conseguente deterioramento della brillantezza del tatuaggio.

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