I segreti del beach ledgering

Per tutti gli appassionati di pesca il periodo compreso tra maggio e giugno è certamente il migliore per praticare il beach ledgering, la pesca dalla spiaggia. Il vento soffia piano anche se il mare continua costantemente a muovere le acque e i sedimenti dal fondo.

Facendo riferimento alle fasi di marea e a quelle lunari, il beach può essere praticato indifferentemente sia di giorno che di notte. Con attrezzature leggere e mare calmo, questa tecnica permette di fare catture già nel sottoriva, anche se le prede che abitualmente abboccano sono di piccola taglia. È bene però sperimentare da soli quali siano le ore di pesca più proficue. A differenza del surf casting, infatti, non troverete un’onda su cui lanciare ma dovrete imparare ad interpretare il mare.

Numerosi sono i vantaggi del beach ledgering perché può essere praticato su tutti i tipi di spiaggia, è alla portata di tutti e non richiede una particolare preparazione. Questo però non significa che non ci sia bisogno di scegliere un’attrezzatura adeguata.

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La canna

La canna più adatta da portare con voi in spiaggia deve permettervi di poter lanciare con facilità, senza eccessive forzature, conservando al tempo stesso caratteristiche di sensibilità e leggerezza. Proprio per questo è bene optare per un paio di canne che consentano di avere una spiccata azione di punta e una vetta assolutamente sensibile e di poter lanciare due zavorre di peso differente, dai trenta ai sessanta grammi e dai quaranta agli ottanta grammi. Come lunghezza, invece, potete scegliere canne che vanno dai quattro metri e venti fino ai quattro metri e cinquanta, meglio se telescopiche, per facilitarne il trasporto.

Il mulinello

Per il mulinello, che comunque dovrà essere proporzionato alla canna, è bene optare per i modelli robusti ed affidabili, studiati ad hoc per il surf perché resistenti all’acqua salata e alla salsedine e di una misura non inferiore a 5.000. I piombi da utilizzare sono quasi gli stessi del surf, sono solo più affusolati e non superano in genere gli ottanta grammi. Le condizioni meteo, infatti, non sono proibitive e si predilige la gittata rispetto alla tenuta sul fondo. Le misure da scegliere per gli ami vanno infine dal n. 12 al n. 4-5 per le esche più consistenti. Per posizionare le canne al meglio e tenerle sempre sotto controllo, possiamo acquistare un buon tripode a due posti ed un tavolinetto che vi permetta di preparare comodamente gli inneschi.

Le prede

Le prede più comuni del beach ledgering sono la mormora, il sarago, l’ombrina e l’ambita orata, il pesce più ricercato. Le esche più indicate per questa tecnica sono invece l’arenicola, il bibi, l’americano, il saltarello ed il coreano, il più economico. Ottimi risultati possono essere ottenuti anche con l’innesco di esche vive, reperibili anche sul luogo di pesca, come cozze, vongole, cannolicchi e piccoli vermi marini.

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